In alcune professioni in ambito socio-sanitario, in cui viene richiesto un coinvolgimento personale ed umano significativo nella formazione o nell’aiuto dell’altro, si vengono spesso a presentare situazioni di burnout (dall’inglese “bruciarsi”), ossia viene a presentarsi una situazione patologica di un processo stressogeno.
Questo processo è favorito da alcuni “Fattori di rischio” quali ad esempio: fattori predisponenti a carattere individuale, dove troviamo per esempio, un’eccessiva dedizione al sacrificio, il bisogno di affermazione attraverso il lavoro (a discapito della vita privata), problematiche familiari o relazionali e la scarsa tolleranza dello stress e “fattori esterni”, ad esempio di carattere organizzativo, come le condizioni di lavoro (eccessiva fatica psicologica e fisica, carenza di percorsi di aggiornamento significativi).
Il burnout determina un logorio psicofisico ed emotivo, cui seguono demotivazione, svuotamento interiore, disinteresse e senso di inefficacia per l’attività lavorativa.
I sintomi si manifestano su tre livelli: cognitivo-emotivo, comportamentale e fisico.
Il soggetto presenta esaurimento emozionale, depersonalizzazione, cinismo, sentimento di ridotta auto-realizzazione, assenteismo, forme aggressive, aumento dei comportamento di dipendenza (caffè, fumo …), possono svilupparsi disturbi fisici come gastrite, stitichezza, senso di debolezza, allergie ed emicranie.
Attraverso il Corpo delle Emozioni si propone un esperienza in grado di fornire dei mezzi di appoggio finalizzati allo sviluppo di un concreto auto appoggio.
Il percorso si propone inoltre di implementare i fattori di benessere, promuovendo un clima lavorativo efficace e di fiducia basato sulle conoscenze, la consapevolezza personale ed il rispetto. Prendere coscienza delle sensazioni presenti accettarle senza giudizio e valutazioni.
QUESTO PROGETTO E’ IN COLLABORAZIONE CON LA DOTT.SSA SOFIA TANIA PACCIANI ASSOCIAZIONE FERMA-MENTE